Appuntamenti dal 06/07/2025 al 12/07/2025

  • domenica 06/07/2025

    XIV Domenica del Tempo Ordinario

    A ciascuno è affidato il Vangelo da vivere e da annunciare.
    Nell'unica Chiesa ci sono fratelli chiamati a costruire comunità, altri a conservare il deposito della fede, altri a manifestare in coppia l'amore che Cristo ha per la Chiesa, altri a vivere la continenza per il Regno. Ma ad ognuno è affidato il Vangelo da vivere e da annunciare.
    I discepoli sono mandati a due a due, precedendo il Signore. Non dobbiamo convertire nessuno: è Dio che converte, è lui che abita i cuori. A noi, solo, il compito di preparargli la strada. In coppia veniamo mandati: l'annuncio non è atteggiamento carismatico di qualche guru, ma dimensione di comunità che si costruisce, fatica nello stare insieme. L'annuncio è fecondato dalla preghiera: perché non diventare silenziosi seminatori di bene, spargendo benedizioni e preghiere segrete là dove lavoriamo? Affidando al Signore, invece di giudicare? Il Signore ci chiede di andare senza troppi mezzi, usando gli strumenti sempre e solo come strumenti, andando all'essenziale. Il Signore ci chiede di portare la pace, di essere persone tolleranti, pacificate. Nessuno può portare Dio con la supponenza e la forza, l'arroganza dell'annuncio ci allontana da Dio in maniera definitiva. Infine il Signore ci chiede di restare, di dimorare, di condividere con autenticità. Noi non siamo diversi, non siamo a parte: la fatica, l'ansia, i dubbi, le gioie e le speranze dei nostri fratelli uomini sono proprio le nostre, esattamente le nostre. Così siamo chiamati ad annunciare il vangelo della gioia.
     
     
  • martedì 08/07/2025
    Dalle ore 10,00 alle ore 12,00

    Apertura del centro di Ascolto

    Apertura del centro di Ascolto, locali di san Paolino.
     
  • martedì 08/07/2025
    Ore 21,00

    LA FESTA DI SAN PAOLINO

    I Giorni di san Paolino, chiesa di san Paolino.
    Cori e Concerti giovanili
    Concerto del Gruppo Musicale Beaconsfield Hign School Choir.

    San Paolino, il senso della festa e una festa di senso.
    Come ogni anno alla metà di luglio si fa memoria di san Paolino e Compagni, primi evangelizzatori della terra di lucchesia: una memoria festosa che richiama non solo la prima evangelizzazione quanto anche il rapporto tra la Città, il territorio ed il senso della fede: in fondo san Paolino è il Patrono della Città e della Diocesi di Lucca.  Allora senza preamboli, la domanda che mi rivolgo e provo a mettere in giro è questa: ma che vuol dire celebrare la Festa di san Paolino? in un contesto dove tutti ci guardiamo il proprio ombelico e del senso “vero” di questa memoria ne abbiamo perso le tracce e le radici. La Fede, che Paolino e Compagni ci hanno portato e ci ricordano, è la possibilità di pensare Dio, il mondo e noi stessi così come Dio ci ha comunicato con Gesù Cristo. La Festa, anche nei suoi aspetti civili e ludici, del nostro Santo Patrono ci mette di fronte al fatto che non ci rendiamo conto abbastanza di quanto il senso dell’Affidamento a Dio (la fede) riordini e riorganizzi la nostra vita, in tutti i suoi aspetti: spirituali, materiali, relazionali… è attraverso l’esperienza della fede che scopriamo la nostra “umanità” e riusciamo a discostarci dal “disumano” dilagante che ci ha inquinati tutti quanti. Allora la memoria di san Paolino può aiutarci tutti  per riportare all’umano i nostri giorni, impegniamoci - alla luce del Vangelo che Paolino ha narrato alla nostra gente tanto tempo fa - a fare discernimento tra ciò che conta e ciò che vale nulla: celebrare il Patrono, in tutti i suoi aspetti,  assume allora la forma di un investiamo nella fatica e nella bellezza di una vita che trae la sua forza ed il suo senso dalla compagnia che Dio condivide con gli uomini.
    Così quest’anno cerchiamo di sottolineare maggiormente il senso spirituale della festa, quello che va a toccare la nostra vita interiore, vivendola nella prospettiva del Giubileo della Speranza, in quel cammino che papa Francesco e papa Leone ci indicano: fatto di scelte essenziali e liberanti, nella ricerca di una vera pace, disarmata e disarmante, che nasce dal nostro impegno quotidiano senza stare ad aspettare “canestrini” che non arriveranno mai da nessuna parte, in quella fraternità evangelica che ci coinvolge necessariamente in ogni dimensione, religiosa, ecclesiale, politica, civile e relazionale.
    d.Lucio Malanca - Parroco
     
  • venerdì 11/07/2025
    Dalle ore 17,00 alle ore 18,00

    Tempo per ascolto e confessioni

    Chiesa di san Leonardo in Borghi.
    Tempo per ascolto e confessioni.
  • venerdì 11/07/2025
    Ore 18,00

    Celebrazione Eucaristica

    Celebrazione Eucaristica e a seguire breve  tempo di adorazione.
     
     
  • venerdì 11/07/2025
    Ore 21,00

    LA FESTA DI SAN PAOLINO

    I Giorni di san Paolino
    Serata di musica e contemplazione: chiesa di san Paolino
    Il gruppo musicale “Divini cantores” diretto dal M° Guido Masini propone la Missa Brevis di P.L. da Palestrina in occasione del 500.mo anniversario della sua nascita. 
    L’organista Giorgio Casini offre alcuni brani di musica classica all’organo.

    San Paolino, il senso della festa e una festa di senso.
    Come ogni anno alla metà di luglio si fa memoria di san Paolino e Compagni, primi evangelizzatori della terra di lucchesia: una memoria festosa che richiama non solo la prima evangelizzazione quanto anche il rapporto tra la Città, il territorio ed il senso della fede: in fondo san Paolino è il Patrono della Città e della Diocesi di Lucca.  Allora senza preamboli, la domanda che mi rivolgo e provo a mettere in giro è questa: ma che vuol dire celebrare la Festa di san Paolino? in un contesto dove tutti ci guardiamo il proprio ombelico e del senso “vero” di questa memoria ne abbiamo perso le tracce e le radici. La Fede, che Paolino e Compagni ci hanno portato e ci ricordano, è la possibilità di pensare Dio, il mondo e noi stessi così come Dio ci ha comunicato con Gesù Cristo. La Festa, anche nei suoi aspetti civili e ludici, del nostro Santo Patrono ci mette di fronte al fatto che non ci rendiamo conto abbastanza di quanto il senso dell’Affidamento a Dio (la fede) riordini e riorganizzi la nostra vita, in tutti i suoi aspetti: spirituali, materiali, relazionali… è attraverso l’esperienza della fede che scopriamo la nostra “umanità” e riusciamo a discostarci dal “disumano” dilagante che ci ha inquinati tutti quanti. Allora la memoria di san Paolino può aiutarci tutti  per riportare all’umano i nostri giorni, impegniamoci - alla luce del Vangelo che Paolino ha narrato alla nostra gente tanto tempo fa - a fare discernimento tra ciò che conta e ciò che vale nulla: celebrare il Patrono, in tutti i suoi aspetti,  assume allora la forma di un investiamo nella fatica e nella bellezza di una vita che trae la sua forza ed il suo senso dalla compagnia che Dio condivide con gli uomini.
    Così quest’anno cerchiamo di sottolineare maggiormente il senso spirituale della festa, quello che va a toccare la nostra vita interiore, vivendola nella prospettiva del Giubileo della Speranza, in quel cammino che papa Francesco e papa Leone ci indicano: fatto di scelte essenziali e liberanti, nella ricerca di una vera pace, disarmata e disarmante, che nasce dal nostro impegno quotidiano senza stare ad aspettare “canestrini” che non arriveranno mai da nessuna parte, in quella fraternità evangelica che ci coinvolge necessariamente in ogni dimensione, religiosa, ecclesiale, politica, civile e relazionale.
    d.Lucio Malanca - Parroco
     
  • sabato 12/07/2025
    Ore 10,30

    LA FESTA DI SAN PAOLINO

    Chiesa di san Paolino, celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Paolo Giulietti, con le Istituzioni e le Autorità del Territorio lucchese.  
    Animazione liturgica della Polifonica Lucchese con esecuzione dell’ultimo Mottetto scritto dal compianto Maestro Egisto Matteucci in onore del Santo Patrono. Alla fine della messa, benedizione alla Città e al Territorio.

    San Paolino, il senso della festa e una festa di senso.
    Come ogni anno alla metà di luglio si fa memoria di san Paolino e Compagni, primi evangelizzatori della terra di lucchesia: una memoria festosa che richiama non solo la prima evangelizzazione quanto anche il rapporto tra la Città, il territorio ed il senso della fede: in fondo san Paolino è il Patrono della Città e della Diocesi di Lucca.  Allora senza preamboli, la domanda che mi rivolgo e provo a mettere in giro è questa: ma che vuol dire celebrare la Festa di san Paolino? in un contesto dove tutti ci guardiamo il proprio ombelico e del senso “vero” di questa memoria ne abbiamo perso le tracce e le radici. La Fede, che Paolino e Compagni ci hanno portato e ci ricordano, è la possibilità di pensare Dio, il mondo e noi stessi così come Dio ci ha comunicato con Gesù Cristo. La Festa, anche nei suoi aspetti civili e ludici, del nostro Santo Patrono ci mette di fronte al fatto che non ci rendiamo conto abbastanza di quanto il senso dell’Affidamento a Dio (la fede) riordini e riorganizzi la nostra vita, in tutti i suoi aspetti: spirituali, materiali, relazionali… è attraverso l’esperienza della fede che scopriamo la nostra “umanità” e riusciamo a discostarci dal “disumano” dilagante che ci ha inquinati tutti quanti. Allora la memoria di san Paolino può aiutarci tutti  per riportare all’umano i nostri giorni, impegniamoci - alla luce del Vangelo che Paolino ha narrato alla nostra gente tanto tempo fa - a fare discernimento tra ciò che conta e ciò che vale nulla: celebrare il Patrono, in tutti i suoi aspetti,  assume allora la forma di un investiamo nella fatica e nella bellezza di una vita che trae la sua forza ed il suo senso dalla compagnia che Dio condivide con gli uomini.
    Così quest’anno cerchiamo di sottolineare maggiormente il senso spirituale della festa, quello che va a toccare la nostra vita interiore, vivendola nella prospettiva del Giubileo della Speranza, in quel cammino che papa Francesco e papa Leone ci indicano: fatto di scelte essenziali e liberanti, nella ricerca di una vera pace, disarmata e disarmante, che nasce dal nostro impegno quotidiano senza stare ad aspettare “canestrini” che non arriveranno mai da nessuna parte, in quella fraternità evangelica che ci coinvolge necessariamente in ogni dimensione, religiosa, ecclesiale, politica, civile e relazionale.
    d.Lucio Malanca - Parroco