Se questo è il tempo...
Questo è il tempo dell'insistenza, come la vedova della parabola contro il giudice iniquo e corrotto che non vuole farle giustizia. Insistiamo: nel professare il vangelo di pace, nel vivere come figli della luce, pacificati e pacificatori, nella semplicità (costosa e incompresa) del vangelo, nella ricerca del senso. Insistiamo nel leggere la Parola, nel professarla in ufficio o in birreria, con insistenza, in ogni momento "opportuno e inopportuno" come chiede Paolo a Timoteo. Non si tratta di essere fanatici ma trasparenti, di non vergognarsi nel professare la propria fede, anche se inascoltata.
Questo è il tempo della preghiera continua, per sostenere chi lotta. Resto scosso quando a qualche eucarestia non siamo capaci di raccontarci che stiamo vivendo nel mondo. La violenza deve essere al centro della nostra preghiera. Si sta giocando una partita che va al di la' di ciò che sentiamo. Certo, non me li vedo i commentatori televisivi dirlo, ma in realtà l'impero delle tenebre (che è in noi, non in una cultura!) sta fronteggiando i figli della luce (presenti tra noi e tra i fratelli in cerca la verità). Ognuno è chiamato, nel suo piccolo, a far diventare la sua giornata una scia di luce e di accoglienza, di interiorità e di preghiera, per contrastare l'immenso buio che raffredda i cuori. Come Mosé sul monte, malgrado la fatica, non lasciamo cadere le braccia per lo scoraggiamento o la fatica del vivere...Questo è il tempo della centralità della Parola, come ammonisce Paolo. Restiamo saldi e scrutiamo le Parole che Dio ha dato al suo popolo. Ogni occasione deve essere utilizzata per conoscere di più e meglio la Bibbia: troppe persone non la conoscono e si accontentano, nella loro fede, di due o tre nozioni imparate al catechismo da bambini! Avviciniamoci da adulti alla fede, per favore… L'inquietante interrogativo che Gesù mi/ci pone oggi, allora, quel "quando tornerò troverò ancora la fede sulla terra?" si risolve con una scelta, la mia, qui e ora. Si, Signore: io, la mia famiglia, la mia comunità crede che tu sei il Maestro, il Figlio del Dio altissimo e professa la sua fede nella tua presenza.